mercoledì 9 marzo 2011

L'ignavia di questo governo è stupefacente!

L'ignavia di questo governo è stupefacente!
A parte una manovra di "lacrime e sangue" per recuperare pochi miliardi che nulla risolvono nella sostanza effettiva del paese ma restano nell'aleatorio mondo virtuale della finanza, non è stato preso alcun provvedimento idoneo a delineare un futuro meno devastante di quello che si preannuncia, come se il "non-fare" fosse sufficiente a risolvere i problemi che abbiamo davanti.

Sembra che l'interesse principale del governo sia fornire dati "confortanti" rispetto ad altri Paesi o anni precedenti, come se un po' di matematica potesse mutare la percezione della realtà da parte di chi si sta progressivamente impoverendo, ammesso che non lo fosse già…
La miopia del ministro Tremonti, peraltro, ha già dato ripetutamente prova di sé: a partire dalla cultura che non dà da mangiare, per finire alla finta lotta ai falsi invalidi, facendo una lotta vera agli invalidi veri, come dice la Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap).
E adesso si frega le mani perché si trova un imprevisto aumento di cassa grazie all'incremento delle tasse dell'aumento del prezzo dei carburanti.
Così, per qualche euro in più, si trova a tenere oggettivamente il sacco alla speculazione delle multinazionali del petrolio e mette ancora più in ginocchio il Paese, perché tutto ciò fa aumentare l'inflazione e la sofferenza delle persone meno abbienti, visto che in macchina ci devono andare tutti (grazie alle insensate scelte a favore della Fiat negli anni 60 e da lì in avanti…).
Era partito bene (forse), ma non ha assolutamente saputo entrare nel merito dei conti che aveva sottomano, come dimostrano, fra l'altro, il tentativo di sottrarre il 5 × 1000 al no profit, il devastante taglio dei fondi per la non autosufficienza e la confusione totale fatta tra esborsi per assegni di invalidità e "accompagnamento" senza effettuare alcuna distinzione tra quelli erogati per motivi di malattia o di invalidità e quelli per anzianità, che sono cresciuti esponenzialmente a causa dell'invecchiamento della popolazione e nulla hanno a che vedere con i primi.
Siamo davvero alla frutta, anzi, è giunto il momento di pagare il conto: lo pagheranno sempre i soliti?

Nessun commento:

Posta un commento