venerdì 11 marzo 2011

Il passato ritorna…

Come tutti gli adolescenti, anch'io ho avuto il periodo nel quale ho scritto "poesie" (e poi ho continuato a scrivere, pezzi di pensieri, brani di vita, pasticci di emozioni, riflessioni solitarie…).
"Il passato ritorna…"
Come? Perché? Che ci si può fare?


Un sasso...

Un sasso lanciato contro il vetro della notte
si sporca di rumore.
Il passato ritorna
strisciando i passi sulla strada del mare
e i granchi battono le pinze azzannando l’aria.
Il passato ritorna
negli occhi dei bimbi e sulle foglie dei pini.
Il suo odore increspa le onde
E gocce di pianto bagnano
il dolore del nostro petto.
Il passato ritorna
mentre il canto dei grilli
si arrampica sui fiori verso la luna
e una voce lontana geme negli antri del buio.
Il passato ritorna
e troppi ricordi mordono il sorriso dei quadri.
Non scacciare i tuoi anni migliori
che tornano a te prima del sonno.
Il passato ritorna
e la sua forza scioglie le mie lacrime e i miei sorrisi.
Il tempo palpita
nel nucleo del cosmo e tutto accade in un attimo.
Abbandonati con me
sulle onde di questo strano mare,
e insieme riscopriamo la nostra vita.
(La Spezia, giugno 1965)

Il passato ritorna… Negli ultimi quattro o cinque anni sono stato cercato da persone di cui non avevo più notizie da decenni…
Che fare, che dire, che raccontare, dopo venti o addirittura quarant'anni?
Che senso dare, quali nessi cercare, quali nodi karmici sciogliere?
Nostalgia della gioventù che prende alla soglia dei sessant'anni?
Sentimentalismi archeologici? Solitudine e noia? Semplice curiosità casuale?
Porte ancora da chiudere, situazioni rimaste in sospeso da concludere?
A partire da vecchi compagni di scuola (non più visti, né sentiti da quarant'anni!), passando per qualche contatto non più contattato dai "tempi d'oro" di Telefono Amico Italia, per arrivare a qualche emozione che si rinnova nel ricordo di amori finiti o mai nati, sono stato di volta in volta stupito, entusiasmato, incuriosito e pure (a volte) infastidito e vissuto come improvvide invasioni in un presente che può bastare a se stesso.
Grazie.
Grazie comunque per qualunque cosa, per qualunque motivo, con l'auspicio che sia un modo per andare avanti più che un'occasione per riscaldare vecchie pietanze, dopo che abbiamo cambiato gusti…
Come al solito le occasioni che la vita ci presenta sono neutre: è la nostra reazione che le colora.

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